Il 7 aprile (dell’anno 30) è la data più indicata dalla storiografia per l’esecuzione capitale di Yeshua ben Yosef (detto Gesù il Cristo) a opera del potere politico in collaborazione con il potere religioso.
Anche Socrate venne ucciso dal potere politico in collaborazione con il potere religioso. Entrambi vennero uccisi con l’accusa di empietà e blasfemia.
Entrambi rivendicano un contatto diretto con la divinità, senza la mediazione sacerdotale.
Se si considera questo, forse si intuisce il prezzo che richiede la vera ricerca spirituale.
Vito Mancuso, Teologo
www.vitomancuso.it
Sì. Però la condanna a morte per crocifissione, e non per lapidazione, venne dal Proconsole e non dal Sommo sacerdote. E la crocifissione era riservata ai ribelli a Roma, Anche i due “ladroni” erano in realtà ribelli.. Ovvio poi che il popolo abbia preferito il guerriero al pacifista, anche a prescindere che al proconsole l’accusa fosse parsa falsa.
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A parte che “sì però”… è morto ammazzato. A parte che piuttosto che “pacifista” era un guerriero spirituale che disse in modo sovversivo “non sono venuto a portare la pace (come la intende il mondo) ma la guerra”, a parte che era un tipetto sveglio capace di risvegliare pure i morti (se vuoi quelli che avevano la coscienza di sé morta), a parte che il potere religioso è stato il mandante, a parte che il potere politico romano cercava di accontentare in ogni senso la “marmaglia” ebraica (secondo il loro punto di vista) per governare “in pace”, a parte che il potere militare era (come sempre) cieco esecutore, a parte che il popolo si beveva tutto superficialmente come oggi, specialmente se tra la folla qualcuno offriva promesse, raccomandazioni e qualche spicciolo, a parte che nemmeno i suoi discepoli più vicini avevano capito un fico secco (in quelle terre sono molto buoni) della portata del suo messaggio, come del resto nemmeno lo capirono (anzi lo strumentalizzarono) tutti quelli che vennero dopo in saecula saeculorum (specialmente le chiese istituzionali). In ogni caso, Yeshua, era innocente ed è stato ammazzato per le sue idee (accompagnate dai fatti di una vita integra, coerente, buona e giusta) che smontavano pezzo per pezzo ogni ipocrita e violento potere umano. Comunque il senso del discorso di Vito Mancuso non era tanto la ricerca storica su Gesù di Nazaret di cui esiste abbondante bibliografia (se si cerca tra le biblioteche universitarie il discorso si può approfondire in modo degno) ma il fatto che l’autentica ricerca spirituale comporta (la storia lo dimostra) un rifiuto totale e spesso violento da parte dei poteri “dogmatici” e tale tristissima patologia esiste ancora oggi (Ne sono testimone diretto, e credo che anche Mancuso sia un lottatore)!
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