Ipazia, una grande donna che non poteva che essere rifiutata e assassinata dalla “nuova religione imperiale” (cattolica = universale) che stava ponendo le fondamenta teologiche di un potere religioso ben lontano dallo spirito del messaggio di Yeshua (Gesù di Nazaret), il quale fu totalmente travisato, opportunamente strumentalizzato e imposto con violenza nei secoli a venire senza scrupolo alcuno.
Tutte le Chiese cristiane odierne, a partire dalla grande matrice/matrigna, quella Cattolica, sono semplicemente l’evoluzione di un aberrazione iniziale.
Stefano Mazzilli
Ipazia di Alessandria
Ipàzia (in greco antico: Ὑπατία, Hypatía, in latino: Hypatia; Alessandria d’Egitto, 350/370 – Alessandria d’Egitto, 415); è stata una matematica, astronoma e filosofa greca antica. Rappresentante della filosofia neo-platonica, la sua uccisione da parte di una folla di cristiani in tumulto, per alcuni autori composta di monaci detti parabolani, l’ha resa secondo il teosofo Augusto Agabiti una «martire della libertà di pensiero».
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Ipazia