Nel primo giorno dell’anno 2022, dopo aver meditato, ho scritto a me stesso un biglietto d’auguri. Ho deciso di farne un’immagine e un video per lanciarlo come ispirazione ai navigatori del web…
Qui di seguito il testo:
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TI AUGURO DI NON ABITUARTI MAI
Ti auguro di non abituarti mai
alle false promesse di chi ha la vita garantita,
a chi tappa le bocche per imporre un unico pensiero,
a chi tarpa le ali privando l’anima dei cieli aperti,
a chi non divide equamente i beni della Terra.
Ti auguro di non abituarti mai
a chi divide le persone giudicandole,
a chi impone ideologie, regole, religioni,
a chi dispone le misure del vivere discriminando,
a chi si fa padrone della vita scegliendo ciò che ritiene bene per tutti,
Ti auguro di non abituarti mai
al sistema omologante, al potere delirante,
a chi non educa alla libertà in nome della sicurezza,
a chi spaccia comodità tecnologiche per conquistare il controllo,
a chi idolatra la scienza e disprezza la coscienza.
Ti auguro di non abituarti mai
ai volti coperti da mascherine, ai sorrisi non baciati dal sole,
alla politica degli scrocconi, dei corrotti, degli arroganti,
alla violenza visibile o invisibile,
alle notizie quotidiane delle guerre, dei genocidi, dei migranti non accolti.
Ti auguro di non abituarti mai
alla solitudine degli abbandonati, all’assenza dei dimenticati,
al consumismo che consuma, alla sazietà che si fa noia e avidità,
alla seduzione degli esaltati che ipnotizzano le folle,
alla natura devastata da speculatori senza scrupoli.
Ti auguro di non abituarti mai
alle lacrime non asciugate da una nuova consapevolezza,
all’amore non espresso, al perdono non concesso,
agli alibi ingannevoli dell’egoismo astuto,
alla rassegnazione ed al rimpianto che ti negano il presente.
Ti auguro una sana inquietudine per avere occhi aperti, coscienza vigile e un seme di pace da coltivare al centro del tuo cuore.
Stefano Mazzilli, 1 Gennaio 2022
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Questo scuotente e dirompente augurio, ha il potere di mettere in vibrazione ogni nostra infinitesima parte, ogni nostro atomo, ogni nostro anelito d’anima. Scorrendo le impetuose righe, il fremito sale, ci avvolge, ci espande, penetra nelle nostre propaggini più sfumate, nei nostri anfratti più reconditi, nutrendo, sostenendo, sviluppando, tirando fuori, liberando, portando luce, intuizione, ispirazione, pensiero, senso di appartenenza, coraggio…fin là dove l’Uomo si fa Umanità. Ecco, questo scritto è un vero manifesto dell’Uomo Umano. Grazie.
Grazie…