La metafora della cascata riportata negli scritti di Matthieu Ricard
A poco a poco la pratica meditativa porta alla calma mentale, anche se all’inizio pare che succeda l’esatto opposto. Nel momento in cui proviamo a tranquillizzare la mente, ci sembra di essere presi da un vortice di pensieri ancora più impressionante di prima. In realtà l’attività cerebrale non è affatto aumentata, è solo che ci siamo finalmente resi conto del brulicare dei pensieri! Ma se vogliamo davvero eliminare le cause della sofferenza e permettere che sbocci l’autentica felicità dovremo assumere il controllo dei tali processi. gli automatismi del pensiero non fanno che rinforzare la nostra dipendenza dalle cause del dolore, mentre la meditazione regolare, lungi dall’inebetirci o dall’inibire la spontaneità, conduce alla libertà che risulta dalla padronanza della mente e dalla pace interiore. Nei testi buddisti la cessazione del turbinio dei pensieri viene illustrata con la metafora di una cascata
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