Archivi categoria: Chiesa e Chiese

GESÙ NON È IL CRISTIANESIMO – Vito Mancuso

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Premessa: Condivido tutto di quanto sto riportando in questo articolo. Manca comunque un dettaglio importante che forse potrà ancora stravolgere e coinvolgere la storia imminente e futura. Di questo parlerò personalmente molto presto. – Stefano Mazzilli


GESÙ NON È IL CRISTIANESIMO

Basta però anche solo riflettere un poco sulla storia alle nostre spalle e non si può evitare di chiedersi: davvero furono tutti seguaci di Gesù? Che si dica che furono tutti cristiani è legittimo, ma dicendo cristiani diciamo con ciò stesso che furono seguaci di Gesù? Il medioevo cristiano, con la servitù della gleba, le crociate, le torture, le ordalie e le molte altre caratteristiche di una società che si riteneva totalmente cristiana, era forse la perfetta traduzione della spiritualità di Gesù? La risposta la si può trovare in Dostoevskij, il quale nel suo romanzo più celebre immaginò che Gesù, ritornato sulla terra nella cattolicissima Spagna del Siglo de oro, venisse subito fatto arrestare dal cardinale Grande Inquisitore riuscendo a scampare al rogo solo per miracolo, anzi per un bacio. La risposta per Dostoevskij quindi è no: la cristianità e il cristianesimo non coincisero con Gesù; anzi, a tratti gli furono persino ostili. Continua a leggere

Ipazia, la donna pensante scomoda alla “nuova religione imperiale cattolica”

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Ipazia, una grande donna che non poteva che essere rifiutata e assassinata dalla “nuova religione imperiale” (cattolica = universale) che stava ponendo le fondamenta teologiche di un potere religioso ben lontano dallo spirito del messaggio di Yeshua (Gesù di Nazaret), il quale fu totalmente travisato, opportunamente strumentalizzato e imposto con violenza nei secoli a venire senza scrupolo alcuno.
Tutte le Chiese cristiane odierne, a partire dalla grande matrice/matrigna, quella Cattolica, sono semplicemente l’evoluzione di un aberrazione iniziale.
Stefano Mazzilli​ 

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Tutte le Chiese sono istituzioni di potere

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Allora occorre liberarsi dal potere e abbracciare l’umanità.
di Giovanni Sarubbi

Tutte le Chiese sono istituzioni di potere che nulla più hanno a che vedere con le “ecclesia” del primo secolo del movimento dei seguaci di Gesù di cui si parla nei Vangeli. Con il termine ecclesia si designava l’assemblea popolare nelle libere città dell’antica Grecia dove tutti i cittadini potevano partecipare e decidere. Le chiese sono diventate invece strumenti per legare le persone invece che liberarle; legano le persone al potere politico-economico delle società, secondo lo schema della “religio” romana, sintetizzata nella formula “cuius regio eius religio”; impongono dottrine su “dio” di cui pretendono di conoscere i voleri. Continua a leggere

Non puoi rendere Dio “cattolico”. Carlo M. Martini

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“Non puoi rendere Dio cattolico, Dio è al di là dei limiti e delle definizioni che noi stabiliamo”. Carlo Maria Martini

“Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo. Sognavo che la diffidenza venisse estirpata. Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più questi sogni. A settantacinque anni mi sono deciso a pregare per la Chiesa”.
Carlo Maria Martini (da “Conversazioni notturne a Gerusalemme”)

Carlo Maria Martini, Cardinale, Arcivescovo di Milano; teologo, biblista, esegeta (1927 – 2012).
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Radici cristiane, radici marce

Radici cristiane? “Radici marce”

di Alberto Maggi, biblista, 9 Marzo 2018

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La riflessione del biblista Alberto Maggi si rivolge a chi “rivendica le radici cristiane della nostra civiltà guardando a un passato più ideale che reale, a una società dove l’ordine era garantito dall’obbedienza e dalla sottomissione”. Ma “se queste sono le radici, c’è solo da vergognarsene, e occorre estirparle”. Anche perché “il disegno del Signore non è quello di una società tutta cristiana, utopia irrealizzabile e neanche auspicabile…”. E ancora:  “Gesù non invita i suoi a occupare o sostituirsi alle strutture sulle quali si regge la società, ma di infiltrarsi, come il sale e come il lievito, per dare sapore, per dilatarle, per renderle sempre più umane e attente ai bisogni e alle sofferenze degli uomini”

Molti di quelli che rivendicano le radici cristiane della nostra civiltà guardando a un passato più ideale che reale, a una società cristiana dove l’ordine era garantito dall’obbedienza e dalla sottomissione, della moglie e dei figli al capofamiglia, dei sudditi ai governanti e dei fedeli alle autorità religiose, in una gerarchia di valori indiscussa, da tutti accettata o subita. Continua a leggere