Archivi categoria: Compassione
Gasshō. Congiungere le mani – Stefano Mazzilli
GASSHŌ
Unisci le mani davanti alla fronte.
Esprimi silenziosamente gratitudine e rispetto.
Questo è il segno dell’unione
spirituale, della centratura del
corpo e della mente, del cuore e del respiro, del pensiero e dell’azione.
Un saluto carico di
riconoscenza per la vita, per se stessi, per gli altri, per la natura, per ogni cosa che incontriamo sul nostro cammino e che ci fa crescere in coscienza e partecipazione consapevole.
Un semplice gesto, ricco di significato simbolico, vissuto con la qualità dell’attenzione, in piena presenza mentale, ha un grande potere per la nostra trasformazione profonda e per il nostro benessere.
Oggi lo rivolgo a Te.
Stefano Mazzilli
Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà – Mt 24, 3-14
Il tempo è relativo perché il nostro vivere possa farsi relazione – Stefano Mazzilli
“Il tempo è relativo perché il nostro vivere possa farsi relazione”. Stefano Mazzilli
Fonti relative all’immagine:
https://spazio-tempo-luce-energia.it/ngc-4038-e-4039-le-galassie-antenne-990da3dbdefd
https://corrierefiorentino.corriere.it/ilcielo/2008/03_Marzo/26/cielo.shtml
Se ami non temere nulla – Stefano Mazzilli
UBUNTU, il vero potere dell’umanità
Ubuntu!
Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta.
Quando gli fu dato il segnale per partire, tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio.
Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero “Ubuntu! Come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?”
Ubuntu nella cultura africana sub-sahariana vuol dire: “Io sono perché noi siamo”
Il mio destino siamo noi
“Il mio destino siamo noi.”
Stefano Mazzilli
La consapevole tenerezza nel tempo dell’emergenza

Stare a casa, stare con se stessi, restare connessi con gli altri allo stesso tempo. È sempre il “come” a qualificarci. Possiamo non subire la paura, l’angoscia, l’obbligo. Possiamo distinguere in noi e scegliere la modalità del prenderci cura di noi stessi e degli altri con consapevole tenerezza.
Stefano Mazzilli
“La tenerezza salva la vita, connette piccolo e grande, aperto e chiuso, appena nato e vecchio, mondi diversi, regni non solo umani.
Guardi il cielo e senti quanto sei piccolo, ma sai anche che chiunque lo guarda è il centro dell’intero universo. Stella che guarda stella”.
Chandra Livia Candiani
Prendersi a cuore
Prendersi cura di se stessi e degli altri tutti, nonché dell’ambiente naturale, se parte dal “cuore” rende lieve ogni sacrificio. Questo tempo in cui siamo tutti richiamati alla responsabilità per la salute pubblica e per le emergenze critiche planetarie, può essere considerato come un’opportunità per il risveglio profondo del nostro “cuore”, il nostro centro vitale, la nostra coscienza senza confini.
Stefano Mazzilli