Un interessante e scomodo articolo di un prete dal vivace spirito critico al termine dell’ultimo Sinodo dei vescovi cattolici sulla famiglia. Molto utile per tutti quei cattolici che onestamente vogliono decondizionarsi dalla “religione e dalle sue leggi” per ritrovare l’autentico spirito cristiano nella forza dell’Amore e nella luce della Verità che rende liberi nella propria coscienza.
SINODO INUTILE PERCHÉ SUPERFLUO
di Paolo Farinella, prete – Genova 23 ottobre 2015
– Non mi sono affatto entusiasmato al 2° Sinodo sulla famiglia perché avevo il sentore che sarebbe stato un esercizio di prova di forza, come è stato e come gli ultimi avvenimenti maleodoranti stanno dimostrando. Premetto che un sinodo sulla famiglia avrebbe dovuto essere pieno di «famiglie» di ogni specie perché, come vuole il Papa, con «metodo sinodale» potessero riflettere sulla realtà alla luce del vangelo e non delle astrazioni dei principi, a loro volta evaporati da altre astrazioni. Parafrasando alla buona, «codesto» sinodo ha discusso del “sesso degli angeli”, per concludere che deve essere e restare competenza di uomini, celibi (si fa per dire!) e omosessuali attivi e passivi, purché non conclamati.
Uomini che teoricamente dovrebbero essere celibi e/o vergini, quindi digiuni di sesso, per giunta vecchi prostatici con pannolone a seguito, che discutono di famiglia per dire chi e cosa deve essere, non fa ridere nessuno. Uomini che predicano la continenza come principio astratto, visto come va la realtà nel mondo – pedofilia generalizzata, scandali sessuali a tutti i livelli, il Vaticano covo di depravati compulsivi e ossessivi, vescovi africani e non con l’harem nei rispettivi episcopi, figli di preti e vescovi, che chiamano «zio» quello che tutti gli altri non figli chiamano «padre», ecc. – costoro hanno la presunzione di parlare di famiglia. Non sarebbe ora che tacessero? Viene voglia con Totò di liquidarli con un irriverente «Ma mi faccino il piacere!». Continua a leggere →