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SONO CONNESSO
Sono connesso, sento il tuo respiro.
Non importa la distanza, sono oltre e sono qui.
Non importa il tempo, sono l’adesso in cui tutto avviene. Continua a leggere
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SONO CONNESSO
Sono connesso, sento il tuo respiro.
Non importa la distanza, sono oltre e sono qui.
Non importa il tempo, sono l’adesso in cui tutto avviene. Continua a leggere
Unisci le mani davanti alla fronte.
Esprimi silenziosamente gratitudine e rispetto.
Questo è il segno dell’unione
spirituale, della centratura del
corpo e della mente, del cuore e del respiro, del pensiero e dell’azione.
Un saluto carico di
riconoscenza per la vita, per se stessi, per gli altri, per la natura, per ogni cosa che incontriamo sul nostro cammino e che ci fa crescere in coscienza e partecipazione consapevole.
Un semplice gesto, ricco di significato simbolico, vissuto con la qualità dell’attenzione, in piena presenza mentale, ha un grande potere per la nostra trasformazione profonda e per il nostro benessere.
Oggi lo rivolgo a Te.
Durante le nostre dirette online svolte nel periodo della quarantena per la pandemia covid-19 del 2020, ci siamo confrontati su vari argomenti per dare sempre maggior senso al nostro Aikido. Riporto qui in chiave sintetica gli aspetti che da sempre ci stanno a cuore. Invito tutti i nostri praticanti a considerare con molta attenzione questi “sette passi” come insegnamenti da porre sempre in evidenza nel percorso A.S.A.H.I., individuale e di gruppo.
1. Aikido è una Via per la crescita e lo sviluppo delle nostre abilità tecniche e soprattutto umane, perché ci espone e ci dispone alla relazione tra noi stessi e gli altri.
2. Aikido è una Via educativa che c’insegna a comunicare. Quindi ci sprona all’ascolto e al dialogo costruttivo, vincendo pregiudizi e trovando punti d’incontro più che di scontro.
3. Aikido, come Via non violenta, ci educa a trovare soluzioni per superare i conflitti, dentro e fuori di noi. In questo sta la vera forza e questo significa passare dalla sfida della competizione alla cooperazione nella collaborazione fattiva.
Osservazioni critiche
Questo autore, P. Anthony De Mello, che ci ha lasciato qualche anno fa, ha dato un grande contributo alla spiritualità come percorso di crescita personale, è riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo, anche in ambito di diverse culture e religioni. La chiesa cattolica, con Ratzinger (alias Benedetto XVI), quando era a capo della “Sacra Congregazione della fede” (ex Sacra Inquisizione), l’ha bollato mettendo i suoi libri all’indice, consigliando ai fedeli di non leggerli perché “pericolosi”. Era un prete gesuita, originario di Bombay, nei suoi testi traspare un’intensa voglia di vivere e di andare oltre i recinti del “pollaio” in cui spesso siamo costretti a vivere in modo condizionato. A chi dà fastidio la felicità e la libertà degli altri e perché? (Se sai rispondere puoi anche liberartene!). Stefano Mazzilli
Autosservazione: un brano di Anthony de Mello
Qual è la cosa più importante in assoluto? Si chiama “autosservazione”.
Non significa essere assorti nei propri problemi, essere preoccupati di sé. Non è di questo che sto parlando: parlo dell’autosservazione. E cosa sarebbe?
Significa osservare tutto ciò che è all’interno di noi stessi e intorno a noi, fino al punto più estremo, e osservarlo come se accadesse a qualcun altro.
Cosa significa quest’ultima frase? Significa che non si personalizza quel che ci accade. Significa guardare alle cose come se non si avesse alcun legame con esse.
Il motivo per cui soffrite a causa della vostra depressione e delle vostre ansie è che vi identificate con esse. Dite: «Sono depresso». Ma ciò è falso. Voi non siete depressi. Continua a leggere
FUOCO E CENERE – Crisi delle chiese, Spiritualità, Meditazione, Dio, l’Uomo, il futuro tra Scienza ed evoluzione.
Documentario di RSI LA1 TV Svizzera. Protagonisti:
Vito Mancuso, teologo
Tenzin Wangyal Rinpoche, Lama buddista tibetano
Ervin László, filosofo della scienza
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I prossimi incontri di rilievo con Stefano Mazzilli, fondatore dell’Accademia delle Arti Meditative A.S.A.H.I. – Meditazione UnifIcante:
A.S.A.H.I. – VIDA ONLUS – MOVIMENTO ESCHATON presentano il Concerto Meditazione di Stefano Mazzilli.
Nel percorso della Meditazione Unificante, in cui confluiscono la saggezza e le metodiche dello Yoga Spirituale, dello Zen e della Meditazione Cristiana, questo evento di musica e meditazione, presenta le caratteristiche specifiche della Meditazione Cristiana in cui attraverso i “mantra” cristiani si realizza la “Preghiera del Cuore”, l’esicasmo (dal greco: pace profonda) dei cristiani d’Oriente. Mente e corpo sono unificati nel respiro e, abbandonando i “filtri” mentali, ci si apre all’esperienza dello Spirito. I canti, composti da Stefano Mazzilli, sono frutto della Scuola di Meditazione e di Preghiera Profonda svoltasi presso il Centro Ecumenico Internazionale di Lavinio in questi ultimi anni e sono raccolti nell’album CD “La Luce in ogni respiro” della MerlinoMusic ltd. Stefano Mazzilli conduce gruppi di Meditazione e di Preghiera Profonda da oltre 30 anni. – Movimento Eschaton www.meditazioneunificante.org – Arti Meditative A.S.A.H.I. www.accademiastudiaikido.com
La metafora della cascata riportata negli scritti di Matthieu Ricard
A poco a poco la pratica meditativa porta alla calma mentale, anche se all’inizio pare che succeda l’esatto opposto. Nel momento in cui proviamo a tranquillizzare la mente, ci sembra di essere presi da un vortice di pensieri ancora più impressionante di prima. In realtà l’attività cerebrale non è affatto aumentata, è solo che ci siamo finalmente resi conto del brulicare dei pensieri! Ma se vogliamo davvero eliminare le cause della sofferenza e permettere che sbocci l’autentica felicità dovremo assumere il controllo dei tali processi. gli automatismi del pensiero non fanno che rinforzare la nostra dipendenza dalle cause del dolore, mentre la meditazione regolare, lungi dall’inebetirci o dall’inibire la spontaneità, conduce alla libertà che risulta dalla padronanza della mente e dalla pace interiore. Nei testi buddisti la cessazione del turbinio dei pensieri viene illustrata con la metafora di una cascata le cui acque si calmano gradualmente a valle, per poi unirsi alla vastità dell’oceano. Per essere più precisi, il progresso nella meditazione comporta cinque tappe, a cui corrispondono le seguenti cinque analogie. Continua a leggere