Archivi categoria: Mindfulness

Gasshō. Congiungere le mani – Stefano Mazzilli

Stefano-Mazzilli-gasshoPlus61_x331 GASSHŌ

Unisci le mani davanti alla fronte.
Esprimi silenziosamente gratitudine e rispetto.
Questo è il segno dell’unione
spirituale, della centratura del
corpo e della mente, del cuore e del respiro, del pensiero e dell’azione.

Un saluto carico di
riconoscenza per la vita, per se stessi, per gli altri, per la natura, per ogni cosa che incontriamo sul nostro cammino e che ci fa crescere in coscienza e partecipazione consapevole.
Un semplice gesto, ricco di significato simbolico, vissuto con la qualità dell’attenzione, in piena presenza mentale, ha un grande potere per la nostra trasformazione profonda e per il nostro benessere.

Oggi lo rivolgo a Te.

Stefano Mazzilli

Continua a leggere

La consapevole tenerezza nel tempo dell’emergenza

10 marzo 2020_x900

 

Stare a casa, stare con se stessi, restare connessi con gli altri allo stesso tempo. È sempre il “come” a qualificarci. Possiamo non subire la paura, l’angoscia, l’obbligo. Possiamo distinguere in noi e scegliere la modalità del prenderci cura di noi stessi e degli altri con consapevole tenerezza.

Stefano Mazzilli

“La tenerezza salva la vita, connette piccolo e grande, aperto e chiuso, appena nato e vecchio, mondi diversi, regni non solo umani.
Guardi il cielo e senti quanto sei piccolo, ma sai anche che chiunque lo guarda è il centro dell’intero universo. Stella che guarda stella”.

Chandra Livia Candiani

10-marzo-2020_x450

Allenare la calma mentale

equilibrio su filoLa metafora della cascata riportata negli scritti di Matthieu Ricard

A poco a poco la pratica meditativa porta alla calma mentale, anche se all’inizio pare che succeda l’esatto opposto. Nel momento in cui proviamo a tranquillizzare la mente, ci sembra di essere presi da un vortice di pensieri ancora più impressionante di prima. In realtà l’attività cerebrale non è affatto aumentata, è solo che ci siamo finalmente resi conto del brulicare dei pensieri! Ma se vogliamo davvero eliminare le cause della sofferenza e permettere che sbocci l’autentica felicità dovremo assumere il controllo dei tali processi. gli automatismi del pensiero non fanno che rinforzare la nostra dipendenza dalle cause del dolore, mentre la meditazione regolare, lungi dall’inebetirci o dall’inibire la spontaneità, conduce alla libertà che risulta dalla padronanza della mente e dalla pace interiore. Nei testi buddisti la cessazione del turbinio dei pensieri viene illustrata con la metafora di una cascata le cui acque si calmano gradualmente a valle, per poi unirsi alla vastità dell’oceano. Per essere più precisi, il progresso nella meditazione comporta cinque tappe, a cui corrispondono le seguenti cinque analogie. Continua a leggere

L’illusione che ci separa – Albert Einstein

einstein

Un essere umano è parte dell’Intero che chiamiamo Universo,
una parte limitata nel tempo e nello spazio.
Ha un’esperienza di sé, dei suoi pensieri e sentimenti
come fosse separato dal resto,
una sorta di illusione ottica della sua coscienza.
Questa illusione è per noi come una prigione,
che ci limita ai nostri desideri personali
e all’affetto per poche persone che ci sono vicine.
Il nostro compito deve essere liberarci da questa prigione,
ampliando la nostra cerchia di compassione
per includere ogni creatura vivente
e l’intera natura nella sua bellezza.

Albert Einstein