Archivi categoria: Pandemia

Non si inviano armamenti durante le trattative seppur disperate

GOVERNO ITALIANO, RIMEDIATO E ABUSIVO, MA CHE FAI?
(Ucraina, febbraio – marzo 2022)

Non si inviano armamenti durante le trattative seppur disperate, se non per alimentare i conflitti. Chiamatela “missione di pace” ora… sarebbe stato ancora bello, cari dipendenti della NATO.

Questo Governo, assieme a tutta la classe politica italiana, ereditata ed attuale, nuoce gravemente alla salute sociale. Dalla “guerra” al covid19, alla possibile terza guerra mondiale, è stato un attimo…  Continua a leggere

L’etica degli eretici nel tempo del covid-19 – Stefano Mazzilli

VAX ET BONUM

La proposta della “vaccinazione” di massa che a tutt’oggi sa di scommessa più che di certezza scientifica è condivisibile come risposta d’impegno sociale ma non come imperativo etico assoluto, visto che c’è una percentuale di dubbio circa i benefici di questo specifico “vaccino” (Il riferimento è al primo vaccino messo in commercio da Pfizer e a quello di Moderna che sarà disponibile da domani).

A tutt’oggi nei TG ufficiali, medici, virologi e altri esperti, affermano che gli effetti che deriveranno da tutto il processo vaccinale dovranno essere scrupolosamente verificati e valutati di fronte al manifestarsi delle varianti di un virus così mutevole e di nuovo in espansione. Continua a leggere

Il Pfizeraio magico

IL PFIZERAIO MAGICO

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Bill Gates. Il caso non esiste.

bill gates

Bill Gates.

Alcuni lo elogiano come filantropo per il suo slancio nel sovvenzionare senza riserve la produzione del vaccino per il covid-19 a livello planetario.

Intanto ha già proposto la certificazione obbligatoria e controllata globalmente tramite il suo innovativo microchip a nanotecnologie.

Questo di certo moltiplicherà in modo esponenziale il suo investimento iniziale.

Che dire, un vero benefattore! Continua a leggere

Nove marzo duemilaventi ~ Mariangela Gualtieri

meditazione-in-solitudine

Nove marzo duemilaventi

Questo ti voglio dire
ci dovevamo fermare.
Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti ch’era troppo furioso
il nostro fare. Stare dentro le cose.
Tutti fuori di noi.
Agitare ogni ora – farla fruttare.

Ci dovevamo fermare
e non ci riuscivamo.
Andava fatto insieme.
Rallentare la corsa.
Ma non ci riuscivamo.
Non c’era sforzo umano
che ci potesse bloccare.

E poiché questo
era desiderio tacito comune, come un inconscio volere –
forse la specie nostra ha ubbidito, slacciato le catene che tengono blindato il nostro seme. Aperto le fessure più segrete e fatto entrare.
Forse per questo dopo c’è stato un salto
di specie – dal pipistrello a noi.
Qualcosa in noi ha voluto spalancare.
Forse, non so. Adesso siamo a casa.

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