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Il tempo è relativo perché il nostro vivere possa farsi relazione – Stefano Mazzilli
“Il tempo è relativo perché il nostro vivere possa farsi relazione”. Stefano Mazzilli
Fonti relative all’immagine:
https://spazio-tempo-luce-energia.it/ngc-4038-e-4039-le-galassie-antenne-990da3dbdefd
https://corrierefiorentino.corriere.it/ilcielo/2008/03_Marzo/26/cielo.shtml
Il fiume e l’oceano – Khalil Gibran

Il fiume e l’oceano
Dicono che prima di entrare in mare
il fiume trema di paura
a guardare indietro
tutto il cammino che ha percorso,
i vertici, le montagne,
il lungo e tortuoso cammino
che ha aperto attraverso giungle e villaggi.
E vede di fronte a sé un oceano così grande
che a entrare in lui può solo
sparire per sempre.
Ma non c’è altro modo.
Il fiume non può tornare indietro.
Nessuno può tornare indietro.
Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura
e entrare nell’oceano.
Solo entrando nell’oceano
la paura diminuirà,
perché solo allora il fiume saprà
che non si tratta di scomparire nell’oceano
ma di diventare oceano.
Khalil Gibran

UBUNTU, il vero potere dell’umanità
Ubuntu!
Un antropologo propose un gioco ad alcuni bambini di una tribù africana. Mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta.
Quando gli fu dato il segnale per partire, tutti i bambini si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio.
Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero “Ubuntu! Come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?”
Ubuntu nella cultura africana sub-sahariana vuol dire: “Io sono perché noi siamo”
Il mio destino siamo noi
“Il mio destino siamo noi.”
Stefano Mazzilli
Prendersi a cuore
Prendersi cura di se stessi e degli altri tutti, nonché dell’ambiente naturale, se parte dal “cuore” rende lieve ogni sacrificio. Questo tempo in cui siamo tutti richiamati alla responsabilità per la salute pubblica e per le emergenze critiche planetarie, può essere considerato come un’opportunità per il risveglio profondo del nostro “cuore”, il nostro centro vitale, la nostra coscienza senza confini.
Stefano Mazzilli