Da “L’anima e il suo destino” di Vito Mancuso
La salvezza dell’anima
Da che cosa deve essere salvata l’anima? È questa la domanda che guida il capitolo. Se la salvezza, come abbiamo visto all’inizio, non può che essere dal peccato, occorre chiedersi quale peccato. Non il peccato originale, inteso come macchia colpevolizzante nell’anima di chi viene fatto nascere in uno stato di inimicizia con il suo creatore, quanto piuttosto il “peccato del mondo” di cui parla il Quarto Vangelo. Che cos’è questo peccato del mondo? Un trucco della teologia per riprendersi con una mano ciò che aveva appena restituito con l’altra alla bontà della natura? Un peccato originale sotto falso nome? Un altro dei numerosi tradimenti contro la fedeltà alla terra? Continua a leggere